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Museo del Falso

Scheda

Nome Descrizione
Indirizzo Via Aldo Moro, 3 (all'interno del castello)
Telefono 015.4193082
EMail info@falseum.it
Web http://www.falseum.it/ (Apre il link in una nuova scheda)
L'uomo, dalla notte dei tempi, falsifica, inventa, inganna.

Questo Museo racconta di come l'uomo sia riuscito a cambiare il corso della storia usando il falso.

Qui i visitatori potranno sviluppare una visione critica, con una vera e propria palestra maieutica, per apprendere l’arte di interrogare, consentire l’esercizio del porre domande, analizzare e sviluppare competenze, per allenarsi a costruire criticamente il proprio punto di vista, soprattutto nel caso di bambini e ragazzi.

Per questo, ogni stanza del Museo propone interrogativi e domande, oltre che narrare e informare.

Il Museo del Falso ha un valore scientifico, perché la tendenza a ingannare i propri simili è una delle caratteristiche più tipiche dell’uomo.

Se è vero che anche tra gli animali esistono meccanismi istintivi di inganno, come la mimetizzazione, nessun altro essere vivente è capace di mentire e dissimulare con la frequenza e l’intenzionalità dell’essere umano. L'uomo lo fa per molte ragioni, come difendersi, attaccare, arricchirsi, divertirsi e quindi in un Museo del Falso possiamo esplorare un aspetto culturale e antropologico fondamentale della nostra specie.

Oggi più che mai è utile conoscere le tecniche con cui l'uomo ha sempre ingannato i propri simili durante il corso della Storia. In un’epoca in cui ognuno di noi è investito da un flusso di informazioni continue, e in cui la notizia falsa rischia di avere lo stesso spazio e la stessa verosimiglianza della notizia più affidabile, come difendersi? Come capire e giudicare?

Conoscere i falsi del passato significa impararne i meccanismi e allenarsi a distinguere quelli odierni. Ecco perciò che il viaggio nel mondo del falso diventa qualcosa non solo di bello e divertente, ma anche di necessario e urgente.

Vogliamo definire il concetto di falso, perchè esiste una differenza tra dire “Questo è falso” e dire “Questo è un falso”.
La prima affermazione implica un tasso di intenzionalità, è scoprire che qualcosa che si credeva vero non lo è.
La seconda si riferisce invece a qualcosa che si presenta volontariamente come un falso, come ciò che non è.

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